Di Alberto Pestelli in collaborazione con Paolo Melis – Articolo pubblicato su IUA n° 11, Anno II, Dicembre 2015
Sfogliando le pagini virtuali di Facebook alla ricerca di luoghi che ispirano “poesia”, spesso mi trovo davanti a immagini che non “ti aspetti” di un paese, del quale credevo di conoscere tutto o quasi. Recentemente, “vagabondando” con il pensiero lungo le contrade della Mia seconda Terra di origine, grazie al gruppo pubblico di facebook “La Sardegna che non ti aspetti” (creato dall’amico Paolo Melis di Cagliari – https://www.facebook.com/groups/119960393003/) mi è capitato di ammirare una bellissima fotografia di una storica abitazione di Fordongianus in provincia di Oristano.
Fordongianus è un piccolo comune della regione del Barigadu (non arriva ad avere mille abitanti) situato sulla riva sinistra del fiume Tirso. Il paese ha una grandissima importanza storica. Sorge, infatti, nei pressi del centro fortificato di origine romana, chiamato Forum Traiani che già all’epoca era famoso per il suo complesso termale, costruito più o meno nel I secolo d.C.
Nel passato ho visitato un paio di volte Fordongianus, attratto dalle rovine delle antiche terme romane e dalla loro storia, ma mai avrei immaginato che il paese conservasse un piccolo gioiello di architettura unica. Parlo della Casa Aragonese di Fordongianus (casa Madeddu).
Non ho resistito e sono andato alla ricerca di qualche articolo che parlasse di questo splendido esempio di abitazione del XVI secolo.
Paolo Melis del gruppo “La Sardegna che non ti aspetti” mi ha consigliato di visitare il sito della provincia di Oristano dove ha tratto l’immagine e la breve descrizione delle caratteristiche della “Domus aragonese” (http://www.gooristano.com/). Inoltre, ho visitato le pagine di Wikipedia dove ho “preso in prestito” (citando, come è giusto fare, la fonte di provenienza) le fotografie delle terme romane oltre, alla bellissima abitazione.
Brevemente andiamo a parlare della Casa Aragonese. Essa è un tipico esempio di abitazione dell’aristocrazia che è stata costruita a cavallo del XVI e il XVII secolo. Secondo alcuni esperti ha preso molto dalle case in stile campidanese a corte chiusa. Quest’ultime sono molto diffuse nella parte meridionale dell’isola. Tuttavia la casa di Fordongianus si discosta di un particolare rispetto alle tipiche abitazioni campidanesi a corte chiusa: Sa lolla, ovvero il porticato, è all’esterno invece che all’interno. Le colonne del porticato e le finestre (decorate con bellissimi fregi floreali e motivi religiosi) sono in trachite rossa.
Vediamo com’è composta la casa: oltre al sopra citato ampio porticato esterno, ci sono ben grandi sale interne. Solo otto possono essere visitate dal pubblico. Abitata fino al 1978, fu divisa in due parti: una è stata adibita a museo mentre l’altra solo di recente è stata acquistata dal Comune di Fordongianus.
Aspettando di poterla visitare realmente nel prossimo futuro, per il momento posso solo aggiungere che, grazie alla mia eterna curiosità e soprattutto grazie a Paolo Melis de “La Sardegna che non ti aspetti”, ho scoperto un angolo prezioso della mia seconda terra che davvero non mi aspettavo.
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