Salire, o scendere, i gradini dell’esistenza, attraversare il fiume della vita, scorrere, come le gocce di pioggia su un vetro d’autunno, ogni giorno posare un sasso, grande, piccolo, bianco o colorato, bagnato d’acqua o seccato dal sole. Imprimere un verso, oppure lasciarsi andare alle correnti che possono sballottare, o cercare una ragione al nostro andare che ci sembra sempre nuovo, mai esplorato. Così possiamo sentirci come in una barca viaggiante su mari sconosciuti, o sparati da un razzo, o cullati dal moto di un’astronave verso una meta indefinita e indefinibile, che forse c’è o non c’è.

Lasciamo allora, mentre la vita ci conduce e noi l’attraversiamo restituendole un senso che è noto in diversi significati a ciascuno di noi, che anche la poesia ci attraversi, con le sue note acute o dolenti, rasserenanti o malinconiche, che profumano di rimpianti, nuove speranze, o semplice accettazione di ciò che è stato.

Perché la poesia può avere anche qualcosa di magico e in lei ci tuffiamo come in un mare che accoglie.

Buone vacanze e al prossimo incontro.

Iole Troccoli

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CC BY-NC-ND 4.0 On line il numero liberamente scaricabile de “Il Salotto” – N° 4, anno III, Luglio 2023 by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.