Poesia pubblicata su Il Salotto n° 1, anno III, Gennaio 2023

Ti ho sognato…
Una sequenza nitida a lume di candela.
Mi venivi incontro tendendomi le braccia
non più stanche.
Dentro le palpebre lo stesso sguardo
smisurato
trapassante.
La mia gola trema
ho un nodo come bersaglio.
Con un balzo
sono già su realtà separate
e scoscese.
E pur
mi risiedi dentro, Madre!
Tutta la tua vita dentro me.
Acquattata sulla sabbia calda
è da qui che parte
il mio ponte sospeso
più vicino a te.
Sabbia e sole
hanno prosciugato lacrime
tristezze ormai trascorse.
Le ferite non sanguinano
le pene dimorano nell’oblio.
Ma il tuo alfabeto d’amore
è vivo
indelebile e inalterato
sulla mia pelle.
Stoffe colorate
disciolgono ancora la neve.
Stoffe su cui,
nelle ore tarde della notte,
prodigavi al meglio
l’arte del cucito
nutrendo
le nostre minuscole
illusioni giovanili.
Rivedo il tuo carrello della spesa,
trainato a fatica negli ultimi tempi,
ora scorre come su velluto
su per le scale
dove, di corsa
ti venivo incontro.
Ti rivedo
ribaltare energica
le tue ore giornaliere
e spostare furtivamente
quei sassi opachi
dai nostri percorsi…
Elogio e consolazione
dimoravano
oltre la scorza
della melagrana sbucciata.
Frutti rossi,
lucidi, gioiosi,
come i nostri giorni insieme
lontani dal gelo
e dal disumano esistere.

L’assenza non è vuoto…
È ancora preghiera accorata
dalle tue labbra.
Vorrei sempre
parole nuove, Madre!
Per risvegliare ancora
i tuoi lineamenti
non alterati dalla vecchiaia
per far esplodere ancora
i colori dei fiori
curati sul balcone
impigliati ora
alla vita che scorre.
Per dar vita
a suoni e note
sulla tastiera del pianoforte
dove scorrevano le tue mani.
Il tuo palmo scivolava leggero
distanziando le barriere dell’animo
nel salotto profumavano
le tue fresie più belle.
Acqua rigogliosa e fresca
torrente trasparente
fuori dalla caverna
universo senza tenebra
altare senza polvere
spiga all’alba e pane al tramonto.
Tu tracci ancora di briciole e segni
i miei sentieri
per guidarmi più e più volte al tuo indirizzo.
Rivederti come allora
sotto il cerchio di una lampada
sulla poltrona preferita
tra le mani il giornale
e sulle spalle la tua mantellina
di lana grigia.

A mia madre

Maria Paola Romagnino

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CC BY-NC-ND 4.0 Un cuore all’infinito by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.