Il lago di Tovel

Articolo pubblicato su IUA n° 4, Anno I, Giugno 2014

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C’era una volta una principessa di nome Tresenga che viveva vicino ad un lago di montagna. La fanciulla era figlia del re di Ragoli. Essendo l’unica figlia del Re, molti erano i pretendenti alla sua mano che lei puntualmente rifiutava. Il re di Tuenno, Lavinto, non si rassegnò all’idea di dover rinunciare non tanto a Tresenga quanto al regno che avrebbe acquistato dalla dote. Adiratosi dall’ennesimo rifiuto, inviò un potente esercito per costringere alla ragione la bella principessa. Il popolo di Ragoli e Tresenga, nonostante l’inferiorità numerica, con ardore e decisi di vender cara la pelle, si fecero incontro al nemico. Ma nonostante il gran coraggio furono sconfitti e Tresenga uccisa da Lavinto. Al termine della battaglia il lago era rosso di sangue degli eroici difensori di Ragoli. Per questo motivo il lago si colora di rosso per ricordare quel giorno di tanti e tanti anni fa. Lo spirito della principessa vaga ancora oggi nei paraggi. Si siede in riva al lago e piange per la sorte del suo popolo.

006Questa leggenda popolare della zona nei pressi della Val di Non vuole in qualche modo spiegare il motivo della caratteristica e particolare colorazione rossa che il lago di Tovel assumeva periodicamente fino al 1964. Naturalmente nell’antichità non erano a conoscenza della presenza di un minuscola alga il cui nome scientifico è Tovellia sanguinea. Il fenomeno dell’arrossamento avveniva nei caldi mesi estivi. La comunità scientifica ha ipotizzato una causa della scomparsa del fenomeno: la mancanza di sostanze organiche azotate e fosforiche tipiche degli escrementi delle mandrie dei bovini che un tempo pascolavano libere proprio nei pressi del lago. Con l’aumento della massa di turisti che scelgono di trascorrere le loro vacanze estive e invernali in Trentino, le mandrie sono letteralmente scomparse e con esse lo strano e singolare fenomeno.

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Il lago di Tovel, nel territorio del comune di Tuenno – il lago è chiamato anche Lago degli Orsi, per la presenza degli orsi bruni nella valle – è un lago alpino che si trova a circa 1180 metri sul livello del mare ed è circondato dalle montagne del Parco Naturale Adamello-Brenta.

050Il lago si formò circa 15000 anni fa dopo la fine dell’ultima glaciazione e attualmente ha una superficie di 370000 m2.. La maggior fonte di acqua proviene dai principali immissari ma ci sono, nella sponda occidentale, delle piccole sorgenti perilacuali che alimentano il lago direttamente dal fondo.

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L’acqua di queste sorgenti proviene da una zona a monte del lago dove il torrente Santa Maria Flavona improvvisamente scompare sotto terra. Da qui l’acqua raggiunge, grazie al terreno molto poroso, la falda acquifera. L’acqua di falda scorre lentamente fino alle sorgenti perilacuali proprio a livello delle sponde del lago. Praticamente queste sorgenti sono il punto in cui la falda incontra la superficie.

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Ricca è la popolazione ittica. È presente il salmerino alpino, l’alborella cisalpina, il cobite barbatello e la sanguinerola; tutti pesci della zona.

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La valle di Tovel ha un’ampiezza di circa 18 chilometri. La sua parte più bassa è di circa 600 metri mentre la cima più alta ha un’altezza di 2900 metri. Dal lago si possono raggiungere molte malghe e luoghi suggestivi nel gruppo delle dolomiti del Brenta. Nei pressi del lago c’è il Centro Visitatori del Parco Naturale Adamello Brenta i cui operatori sono al completo servizio del turista.

013Il lago di Tovel è un luogo appartato dal resto del mondo, dove poter rilassarsi sulle sue sponde dopo aver percorso il suo sentiero alla portata di tutti. Seduti all’ombra di un gruppo di alberi o al sole mitigato dalla leggera brezzolina che proviene dal gruppo di Brenta sembra davvero che il tempo si sia dimenticato di scorrere… Sembra, purtroppo! Perché, sarà per l’aria frizzantina che si respira quassù o per la camminata attorno al lago, che il tempo ti risveglia dolcemente e ti invita a tornar sui tuoi passi prima che si faccia sera e ti ricorda che all’Hotel ti aspettano dei gustosi canederli ai funghi e speck…

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© copyright Alberto Pestelli 2014

La prima fotografia è stata presa dal web senza restrizioni di copyright

Tutte le altre fotografie sono di Alberto Pestelli © copyright Alberto Pestelli 2011

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CC BY-NC-ND 4.0 Tresenga e il suo lago… by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.