Poesia pubblicata su “Il Salotto”, n° 2, anno III, Marzo 2023

L’oscurità della notte

ha cancellato

i contorni della memoria

insieme ai ricordi

di chi ero, cosa facevo

Sono rimasti gli

involucri di una casa

che non riconosco

mentre attendo

la pioggia e il vento

giganti assopiti,

rari, frastornati

Mie uniche lance

e scudi

i nuovi alfabeti

affinché sboccino le rose

che coltiviamo dentro

Ci sembravano piccole cose

non sapevamo che avremmo

passato il resto della vita

a cercare i luoghi dove si erano smarrite.

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