Poesia pubblicata su “Il Salotto” n° 5, anno II, Novembre 2022
Ieri non c’era niente: arruffata
E scomposta una distesa di verde
Si spalmava monotona e riarsa
Sulle zolle terrigne della terra
Che un firmamento oggi fa sbocciare
Un violetto di stelle trapuntate
Di rosso e giallo ad incipriare le api
Dall’inatteso dono inebriate
Passa l’uomo e nel suo cesto raccoglie
Quello sbocciar di stelle sulla terra
Che siccità e calura hanno affrontato
Ora ridenti al tepore del sole
Per donare di sé il più bel frutto
Senza nulla pretendere e ostentare
E il genio tutelare
della casa col suo sguardo smeraldo
Tutto controlla vigile e spavaldo.
(Schema metrico: sonetto caudato, ma con endecasillabi sciolti tranne la coda con un settenario e un distico di endecasillabi a rima baciata.)
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