Di Carlo Menzinger di Preussenthal

In perfetta felitudine” (Settembre 2021) l’antologia curata da Barbara Gori per Pro Natura, è un libro scritto per sostenere, con i proventi delle vendite, un gattile a Cavriglia (Arezzo), nel Valdarno.

Il volume, diviso in una parte definita “Racconti” e una di “Testimonianze” ci parla spesso del profondo legame tra gatti e umani, ma anche della grande autonomia e indipendenza di queste creature, del mistero e del fascino di cui si ammantano, apparendo a volte quasi come creature soprannaturali. Il libro contiene numerosi contributi di autori a volte ben noti e di cui ho avuto il piacere di leggere spesso altre opere.

La narrazione d’apertura, per esempio, “Dante e Beatrice: diciotto vite spezzate” è un racconto del giallista Sergio Calamandrei che vede come protagonista il suo celebre investigatore Domenico Arturi, incontrato già ne “L’unico peccato”, in “Indietro non si può” oltre che in vari racconti. Qui Arturi indaga sull’uccisione di due gatti, che cela altri traffici.

In “Briscola” di Stefania Fineschi le giornate e, soprattutto, le notti di una ragazzina sono funestate da apparizioni di fantasmi e da movimenti da poltergeist, fino all’arrivo di un grosso gatto nero.

Gabriella Costa ne “I gatti dell’Hermitage” ci racconta come fu che i felini trovarono alloggio nella dimora di Pietroburgo e vi rimasero anche quando si mutò in museo.

Troviamo di nuovo un gatto nero, con gli occhi verdi, ne “Il gatto metafisico” di Mariangela Corrieri, compagno di una vita tra le mura domestiche, e della sua difficile avventura in campagna.

Per Pietro Mastromonaco “Il gatto della magia”, dapprima inquietante presenza, invisibile a tutti tranne che a lui, si rivela un tramite per svelare turpi delitti.

“Gli occhi di Marilù” di Iole Troccoli è il dolce amaro ricordo di un perduto compagno felino.

Maria Iorillo ci fa incontrare i gatti di Roma e la solitudine di una gattara dimenticata dalla propria famiglia.

Anche ne “L’ultimo abbraccio” della curatrice Barbara Gori c’è il doloroso addio tra un gatto e la sua padrona.

Il giornalista fiorentino Paolo Ciampi (più volte candidato al Premio Strega e autore di intense descrizioni di luoghi, viaggi e personaggi) si pone negli occhi di un gatto che osserva il padrone chiuso contro voglia in casa per difendersi dalla pandemia.

Nel racconto del sottoscritto Carlo Menzinger “La gatta impossibile” degli scavi futuribili rivelano la presenza di un impossibile piramide egizia sotterranea dedicata alla Dea-gatta Bastet. Non vi rivelò che cosa si cela al suo interno e che cosa accadrà ai gatti della città. In effetti, questo racconto avrebbe potuto essere inserito anche nell’antologia “Apocalissi fiorentine” (Tabula Fati, 2019).

Quello di Oscar Montani (“Ombre di gatti sulla neve”) è una sorta di meta-racconto o racconto-matrioska, con una storia dentro l’altra. La prima è quella della perdita di un gatto, nero, che scappa da una finestra malauguratamente lasciata aperta. La seconda è una storia di fantasmi felini e umani.

Alberto Pestelli ci porta con “Amsicora” nella sua amata Sardegna in cui ha già ambientato ben quattro trilogie di gialli con protagonista il fiorentino Fantini e la sua famiglia, per incontrare una gatta selvatica sarda, suo figlio e una volpe.

La “Storia del piccione trovatello e della gatta che avrebbe voluto volare” non l’ha scritta lo scrittore cileno, ma Gianni Marucelli, il presidente di Pro Natura Firenze. Come quella del sudamericano è una storia che sa di fiaba sebbene questa sia una storia vera, con una gatta che si cimenta in salti troppo arditi e un piccione capace di affezionarsi.

“Io e il fantasma” della poetessa Claudia Muscolino dà voce a una gatta che ha visioni di fantasmi felini.

Il suo contributo chiude la serie dei racconti.

Si apre quindi quello delle “Testimonianze”, in cui tanti autori hanno raccontato di proprie esperienze con i loro amici a quattro zampe, piccoli racconti anche questi non inferiori agli altri ma troppo numerosi per descriverli tutti. Non mancano neppure alcuni versi. Sono tanti ritratti di gatti, ognuno diverso dall’altro, ognuno speciale, tante vicende, tanti incontri che certo chi ama questi felini apprezzerà molto.

Chiude il volume la postfazione di Gianni Marucelli, che ha assistito la curatrice Barbara Gori nella realizzazione del volume, frutto della collaborazione tra la sezione di Firenze e quella del Valdarno dell’antica associazione ambientalista Pro Natura, di cui anche io sono socio da qualche anno.

Ho letto il libro in anteprima, su file, ancora privo di illustrazioni, ma so che sarà arricchito dalle immagini di alcuni gatti e penso che questo renderà l’antologia ancora più preziosa.

Il volume sarà presentato Domenica 10 ottobre 2021 nel contesto del Firenze Animal Day, che si svolgerà a Firenze presso il Giardino dell’Orticoltura. L’evento sarà alle 10,20 circa (il primo della giornata), alla presenza dell’Assessore Cecilia Da Re.

Naturalmente, siete tutti invitati a partecipare!

I proventi della vendita del libro verranno interamente devoluti all’Associazione Pro Natura Valdarno, per la gestione del gattile sito nel Comune di Cavriglia.

 

Share Button
Please follow and like us:

CC BY-NC-ND 4.0 Beata Felitudine, i gatti di Pro Natura by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.