Recensione pubblicata su “Il Salotto” n° 4, anno II, Settembre 2022

Quanti romanzi e quanti racconti ho già letto del fiesolano-sardo Alberto Pestelli? Difficile tenere il conto, perché spesso i suoi romanzi brevi escono in trilogie. Mi riferisco, in particolare, alle indagini della famiglia Fantini, che credo assommino a quattro trilogie.  Credo, peraltro, che “La sala delle agitate”, uscito come di consueto in self-publishing con YouCanPrint nel dicembre 2021, sia il più intenso e maturo dei suoi libri.
Il volume è il secondo della serie iniziata con “Gli addormentatori di via del Cocomero” con cui il nostro farmacista (speziale) scrittore non abbandona i toni del giallo investigativo delle detective story della saga dell’Etrusco tra i nuraghes, ma scopre una vena storica che arricchisce di contenuti la sua narrativa, portandoci qui a scoprire una Firenze all’inizio di quella breve esperienza storica che la vide capitale d’Italia, periodo cui come Gruppo Scrittori Firenze abbiamo dedicato il volume “Accadeva in Firenze Capitale” (Carmingnani, 2021). Non per nulla, tra i revisori dell’opera del Pestelli, leggiamo anche il nome del curatore storico di tale antologia Sergio Calamandrei.

Indegnamente leggo anche il mio nome nei ringraziamenti finali e ne ringrazio l’autore, sebbene sono certo che tale opera sarebbe potuta nascere felicemente anche senza il mio citato sostegno. L’opera prende ispirazione e si snoda dall’immagine di un dipinto omonimo di Telemaco Signorini del 1865 (in copertina) che ritrae una sala in cui vivono alcune pazienti affette da problemi mentali. Scopriremo che una di queste sventurate è implicata in una complessa vicenda di omicidi, scambi di persona, intrighi e tradimenti cui fa da sfondo una vivace e realistica ricostruzione della Firenze di quegli anni. A indagare troviamo anche un collega dello Speziale degli Innocenti (come si definisce l’autore), il farmacista Efremio Primo Innocenti, che affianca l’Applicato di Pubblica Sicurezza Romualdo Noferini. Si conferma, dunque, l’impostazione che caratterizzava anche la precedente saga di indagini in cui accanto agli investigatori ufficiali, si uniscono parenti e amici, tipica della narrativa del Pestelli. Mentre il mistero si dipana possiamo quindi nel contempo scoprire la Firenze che fu e i complessi rapporti familiari dei personaggi. La famiglia è, infatti, sempre al centro delle opere di questo autore che con “La sala delle agitate” ha dato prova di saperli gestire anche come elemento dell’intrigo giallo e non solo come rapporti tra gli investigatori come già avveniva nelle vicende del clan Fantini.

Carlo Menzinger di Preussenthal

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CC BY-NC-ND 4.0 Indagini a Firenze capitale – Recensione del romanzo “La sala delle agitate” di Alberto Pestelli by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.