IN ARRIVO IL GELO DA EST
a cura di Alessio Genovese
Gentili lettori, come avevamo ipotizzato nell’articolo relativo alle previsioni del mese di febbraio, da venerdì 12, quindi anche con un leggero anticipo rispetto ai tempi previsti, si affaccerà con prepotenza nel Mediterraneo dell’aria gelida di estrazione continentale, ovvero proveniente dalla Siberia passando dalla Scandinavia, che sarà destinata a segnare il tempo di casa nostra presumibilmente fino alla fine del mese in corso, determinando uno dei periodi di freddo prolungato più importanti degli ultimi anni.
La vostra attenzione in questi giorni sarà già stata colpita dai numerosi articoli o servizi che parlano dell’imminente arrivo del Burian, il vento gelido delle steppe siberiane. In realtà i venti, soprattutto nella prima fase, tra venerdì e domenica prossimi, potranno soffiare anche intensi ma non si può propriamente parlare di Burian in quanto la provenienza non è la stessa di quella, ad esempio, del febbraio 2012, quando le correnti d’aria gelida arrivavano direttamente dalla Siberia orientale.
Andando nello specifico, la colonnina di mercurio inizierà ad abbassarsi bruscamente, a partire dal nord-est, già nella notte tra giovedì e venerdì. E’ proprio nei primissimi giorni dell’irruzione di aria gelida che si potranno avere delle precipitazioni nevose che tenderanno in un primo momento (tra venerdì 12 e sabato 13) ad investire le regioni del centro Italia (in parte anche le zone interne della Toscana) e successivamente si trasferiranno al centro-sud dove insisteranno fino alla giornata di domenica. Le stesse precipitazioni risulteranno essere più abbondanti proprio nelle regioni del centro-sud, dalle Marche a scendere, mentre più a nord dovrebbero risultare più occasionali ed a carattere di nevischio trascinato dal vento. Più che dall’abbondanza delle nevicate questa prima fase sarà caratterizzata dalle temperature abbastanza rigide che riguarderanno un po’ tutta la penisola. Di seguito la mappa grafica delle temperature previste per sabato 13 alle ore 13.00 dal modello europeo ECMWF. Alla quota di 1450mt circa (850hpa) sono previste nel centro nord Italia temperature anche di -13°. Il che significa che al livello del mare non si andrà oltre i 2° circa nelle ore più calde del giorno.
Da lunedì in poi le precipitazioni dovrebbero esaurirsi quasi del tutto e le temperature tenderanno leggermente a risalire, ma continueremo ancora a percepire una sensazione di freddo per il cuscino di aria gelida che intanto si sarà sedimentato al suolo. Da qui in avanti le previsioni precise risultano essere difficili. Qualora riuscisse a subentrate dell’area umida atlantica non è escluso che anche al nord, con l’interazione dell’aria gelida, si creino i presupposti per delle nevicate anche importanti, ma è veramente difficile ipotizzarlo. Ciò che appare invece più probabile è la prosecuzione del trend freddo ed instabile anche a lungo termine. Se nel week end di San Valentino, nonostante il gelo, le nevicate non saranno troppo abbondanti è per il fatto che l’anticiclone atlantico risulterà troppo addossato alla nostra penisola non consentendo un’entrata più franca della perturbazione proveniente da est. Sarà invece intorno al 21/23 febbraio che lo stesso anticiclone dovrebbe arretrare maggiormente verso l’Atlantico consentendo ad altra aria gelida di colpire più direttamente la nostra penisola con precipitazioni forse più democratiche ed anche abbondanti. Dopo una prima parte di febbraio piuttosto calda, prepariamoci dunque ad una lunga fase molto fredda che dovrebbe tenerci compagnia fino alla fine del mese. Non è escluso che in tale periodo vi possa anche essere un evento meteo particolarmente rilevante. Del resto, lo abbiamo già detto, quest’anno il freddo accumulato nell’Est Europa è veramente importante.
Alessio Genovese
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