di Alessio Genovese

 

Gentili lettori, dopo un’estate calda, e soprattutto siccitosa, il primo mese autunnale, quello di settembre, ha fatto registrare nuovamente temperature oltre le medie e precipitazioni concentrate in pochissimi giorni del mese. Paradossalmente, come un po’ tutti avrete avuto modo di osservare dai vari notiziari, dove si sono verificate le precipitazioni queste sono risultate molto spesso torrenziali, apportando danni ingenti al territorio ed anche perdita di vite umane. Lo abbiamo già scritto in precedenti articoli; purtroppo il Mediterraneo è una delle zone del pianeta che più sta risentendo degli effetti dei cambiamenti climatici, per lo meno nell’ultimo decennio. Le perturbazioni che giungono nel Mar nostro sono diventate poco frequenti, ma quando riescono a fare breccia nell’alta pressione rischiano di dar luogo ad eventi meteorologici estremi a causa dello scontro con la notevole energia messa in gioco dal mare sempre più caldo.

Il mese di ottobre nel complesso potrebbe risultare maggiormente perturbato rispetto a quello di settembre e con precipitazioni più democratiche un po’ in tutto il paese, ad ogni modo anche il secondo mese dell’autunno meteorologico dovrebbe concludersi con temperature superiori alle medie di riferimento. Dopo i primi 4/5 giorni, che dovrebbero risultare piuttosto stabili e caldi, la prima vera perturbazione a carattere autunnale si dovrebbe affacciare intorno al 06 del mese. I principali modelli di previsione, presi a riferimento a livello mondiale, ad oggi (28 settembre) sono ancora incerti rispetto alla durata di tale affondo perturbato che non è escluso possa isolarsi a cut off proprio sopra l’Italia, continuando a dispensare tempo perturbato almeno fino al 10 del mese. A seguire appare molto probabile una stabilizzazione del tempo per un periodo abbastanza lungo in attesa dell’arrivo di una seconda perturbazione. Quello che al momento appare più probabile è che ottobre possa essere caratterizzato da una prevalenza di alta pressione intervallata da almeno 2/3 affondi perturbati che dovrebbero dispensare piogge per lo più al centro nord senza tuttavia trascurare il sud della penisola.
Dopo un’ estate calda ed un autunno che ha tutte le carte in regola per essere ugualmente caldo, quanto meno fin verso la fine del mese di ottobre, non dobbiamo però pensare che il trend debba per forza di cose proseguire anche durante il prossimo inverno. In effetti, dalla lettura di alcuni indici meteorologici e dall’assetto che sta assumendo il nascente vortice polare, ad oggi vi sono tutte le carte in regola per un inverno spesso perturbato ed anche freddo nel centro-nord della penisola. Del resto in passato è capitato spesso che dopo un autunno abbastanza caldo e siccitoso sia poi seguito un vero inverno. Ma di questo avremo modo di riparlare con più elementi già dal prossimo mese. Intanto vorrei concludere questo articolo mostrandovi le anomalie fatte registrare nell’intero pianeta nella giornata del 28 settembre. Già nel precedente articolo, riferito al mese di settembre, vi avevamo mostrato lo stesso grafico; per chi ne ha voglia può risultare utile ed interessante fare dei confronti mese per mese per seguire i mutamenti delle temperature a livello globale.Ciò che risulta interessante è il persistere di temperature notevolmente inferiori alle medie di riferimento nell’Antartico ed un progressivo raffreddamento delle acque del Pacifico settentrionale. Solitamente proprio questo settore può rivestire un’influenza notevole rispetto alle sorti dell’inverno anche in Europa.

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CC BY-NC-ND 4.0 LE PREVISIONI DEL MESE DI OTTOBRE by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.