Ci troviamo all’estremità meridionale del Golfo di Policastro in un piccolo spazio di territorio dove anche la Basilicata riesce ad avere uno sfogo sul mare stretta a nord dalla Campania ed a sud dalla Calabria. Siamo senz’altro in uno dei tratti di mare più belli e suggestivi dell’intera penisola italiana dove il sole tramonta all’orizzonte, sulla linea del mare, regalando degli scenari mozzafiato.

La costa, con le montagne che degradano a picco sul mare, è ovviamente molto frastagliata ma è ugualmente possibile trovare delle belle spiagge, anche di sabbia nera, dove poter fare il bagno. Le strutture ricettive non mancano di certo. È in questa porzione della penisola che si affaccia Maratea (PZ), caratteristico paese ricco di storia e di tradizioni e soprattutto con una cucina che presenta ricette e prodotti alquanto saporiti.

Da diversi anni a questa parte, e più precisamente dal 1965, ciò che attira di più i numerosi turisti e senz’altro la grande statua del Cristo Redentore che, alta più di 21 metri, poggia sulla cima del monte San Biagio.

Con la sua imponenza quella del Cristo Redentore, che ovviamente presenta analogie con quella ancora più famosa presente a Rio de Janeiro, è una delle statue più grandi d’Italia. La sua costruzione, come statua commemorativa, fu voluta da un imprenditore piemontese giunto nel luogo per dei propri interessi industriali. L’armatura della statua è in ferro e calcestruzzo ed è stata fissata nella roccia della montagna con l’utilizzo di oltre 14 tonnellate di ferro.

Il progetto della statua è dell’artista fiorentino Bruno Innocenti e dell’Ingegner Luigi Musumeci. Leggendo Wikipedia risalta in maniera curiosa come l’inaugurazione dell’opera passò molto in sordina in quanto prima della sua conclusione a Maratea aveva vinto le elezioni comunali una lista contrapposta a quella che, vicina all’imprenditore piemontese, aveva approvato il progetto. Tutto questo comunque non ha impedito la fama dell’opera che, come detto, attira molti turisti.

Contrariamente a quello che si può pensare, e differentemente dalla statua brasiliana, il Cristo di Maratea non è rivolto verso il mare ma bensì verso l’entroterra a voler proteggere il paese. Per visitare la statua ed ammirare lo spettacolare panorama, si deve salire con l’automobile percorrendo i tornanti della strada in salita che costeggia il monte fino a poche centinaia di metri dalla cima dove è possibile lasciare la macchina in un parcheggio a pagamento custodito ed attendere la navetta che al costo di 1€ a persona ci porta in pochissimo tempo a poca distanza dalla statua.

Le corse della navetta sono praticamente continue quindi l’attesa è minima se non nulla. Per chi vuole trascorrere un momento romantico il consiglio è quello di recarsi in visita alla statua al tramontare del sole quando è possibile effettuare dei suggestivi scatti fotografici come quelli che abbiamo avuto la fortuna di fare noi anche se il vento che soffiava forte ed impetuoso dava la sensazione di volerci portare via. Buona visita!

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CC BY-NC-ND 4.0 Basilicata: La statua del Cristo redentore a Maratea by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.