Poesia pubblicata su “Il Salotto” n° 1, anno III, Gennaio 2023
Tortuose strade rosse
fiumi di rame
dalle miniere al mare.
Il cervo dell’Arcuentu
le attraversava per ascoltare
dei minatori il canto.
Dell’uomo ricordano
le facce stanche
all’uscita del pozzo.
Dei suoni son rimaste tracce
arrugginite, abbandonate
tra gli schiaffi del vento.
Scendono le strade sulle dune
per godersi la malinconia
del tramonto del tempo.
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