Articolo pubblicato su IUA n° 8, anno IX, Settembre 2022

Gentili lettori, ben tornati a leggere le pagine di questa rubrica di tendenze meteorologiche dopo la pausa estiva. Da giugno a ferragosto abbiamo avuto l’ennesima stagione con temperature roventi e del tutto caratterizzata dall’ingombrante figura dell’Anticiclone africano. A causa di ciò, la stagione estiva è stata quasi in toto sovrapponibile alla caldissima estate del 2003 ed ha fatto registrare record di temperature e durata del bel tempo che non venivano raggiunti da diversi anni. Colpa del surriscaldamento climatico? Senz’altro il suo zampino c’è, però è opportuno avere una visione d’insieme a livello planetario, in modo da comprendere meglio la realtà dei fatti. Come già avvenuto in articoli passati, vi propongo l’analisi della mappa seguente ricavata da “Climate Reanalyzer.org” che riporta in maniera assolutamente comprensibile le variazioni di temperatura rispetto alla media del periodo in tutto il pianeta. Nello specifico, la mappa proposta riguarda la variazione di temperatura fatta registrare il giorno 23 luglio 2022 quando ci trovavamo nel pieno dell’estate. Si può notare chiaramente come l’Italia e buona parte dell’Europa si trovassero a subire una delle variazioni in positivo più importanti di tutto il pianeta, con la risalita di aria calda africana che si spingeva fino alla Russia. In linea di massima è tutto l’emisfero nord, come avviene da alcuni anni a questa parte, a far registrare le temperature più elevate. Tutto questo per far presente come in non tutte le zone del pianeta si percepiscono i cambiamenti climatici allo stesso modo.

Se prendiamo in considerazione la stessa mappa del 20 agosto possiamo notare come in Italia si respiri molto di più, ma soprattutto come l’emisfero sud sia passato in territorio negativo con un’anomalia di – 0,8°. Addirittura a livello globale in tale giornata l’anomalia è inferiore ai 0°. Di fatto, dopo ferragosto vi è stato un importante cambiamento su tutta l’Italia con l’arrivo di temporali purtroppo violenti e la dipartita dell’anticiclone africano. Possiamo già dirvi che difficilmente, anche grazie all’avanzamento stagionale, torneremo a soffrire un caldo eccessivo, almeno al centro-nord della penisola, e le notti sicuramente concilieranno di più il sonno. Nello specifico, già dai primi giorni del mese assisteremo ad un graduale abbassamento del fronte perturbato che farà ritirare i valori più elevati dell’alta pressione nelle zone del centro-sud della penisola, lasciando il nord scoperto al passaggio di alcuni fronti perturbati per lo più a carattere temporalesco Come detto, le temperature non saranno più troppo elevate, fatta eccezione per il sud Italia dove ancora potremo raggiungere facilmente i 33°/34° nelle ore più calde e localmente, soprattutto in Sicilia e nella Sardegna meridionale, anche i 38° e 39°. Anche se non ci sarà più la figura ingombrante dell’alta pressione africana, il mese porterà ancora delle giornate estive e stabili pur con la possibilità piuttosto elevata di temporali. Alla fine settembre dovrebbe mostrarsi come un mese sicuramente ancora estivo ma allo stesso tempo anche di transizione tra l’estate e l’autunno. Non sarà il mese in cui potremo incrementare le falde acquifere, per questo dobbiamo ancora attendere i mesi successivi.

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CC BY-NC-ND 4.0 Le previsioni di settembre 2022 by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.