Articolo pubblicato su IUA n° 7, anno IX, Luglio-Agosto 2022
Gentili lettori, ci troviamo a vivere uno degli inizi di estate più calde degli ultimi decenni. Il mese di giugno 2022 è andato abbastanza vicino ad avvicinare il record di calura del giugno 2003. Questo ovviamente è un discorso che vale non tanto a livello globale ma soprattutto nella nostra penisola che come più volte detto è una delle zone del pianeta che più sta risentendo del riscaldamento globale. La mappa riportata qui sotto descrive chiaramente quella che era la situazione delle anomalie delle temperature su tutto il pianeta per la data del 30 giugno. A fronte di un’anomalia complessiva (misurata all’altezza di 2 metri dal suolo) contenuta a soli +0,1°C (questo grazie al notevole sotto media dell’Antartico), si può notare chiaramente una lingua di aria calda africana investire appieno tutta l’Italia fino ad arrivare addirittura alla penisola scandinava. Se spostiamo l’attenzione un poco più ad ovest si possono notare delle anomalie negative riguardare una buona parte dell’Oceano Atlantico. Ciò avviene proprio perché le perturbazioni tendono a ricadere tutte in pieno Oceano determinando, come conseguenza, una risalita di aria calda proprio ad investire il bel paese. Chissà quando torneranno le estati di una volta con la presenza non dell’anticiclone Africano ma di quello molto più clemente delle Azzorre. A questo punto non ci resta che guardare al mese di luglio sempre con una certa preoccupazione in quanto sarà difficile poter scardinare tanto facilmente lo schema barico che si è creato.
Dopo un inverno abbastanza caldo e secco dobbiamo affrontare un’estate molto calda e siccitosa. Le uniche occasioni di pioggia purtroppo sono quelle di tipo torrenziale come le grandinate che si sono avute in molte regioni del nord verso la fine di giugno. Questo perché è troppa l’energia accumulata che poi, quando arriva anche un piccolo cavetto d’onda (piccolo abbassamento della pressione) si esprime sotto forma di violenti acquazzoni. Il mese di luglio partirà subito molto caldo, con temperature abbondantemente sopra le medie del periodo. Un primo leggero cedimento dell’alta pressione si dovrebbe avere un po’ su tutta la penisola tra il 06 ed il 08 del mese con annesse alcune occasioni per temporali locali. In seguito però appare assai probabile una nuova rimonta di aria calda con una durata che potrà essere anche lunga. Al momento purtroppo non si intravvedono dei veri segnali di cambiamento. Se vogliamo proprio cercare degli aspetti positivi vi è da dire che le notti non sono state sempre troppo umide ed in molte zone d’Italia fino ad ora si è riusciti a dormire abbastanza. Con il mese di luglio non è detto però che questa tendenza possa rimanere anche perché questo solitamente è il mese estivo più caldo ed umido. Con questo salutiamo i nostri lettori e gli diamo appuntamento dopo la pausa estiva che come da tradizione si prende la nostra rivista.
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