Poesia pubblicata su IUA n° 8, Anno II, Settembre 2015
Tutta acqua vorrei essere
bagaglio inaspettato di potenza
che si scatena ai pressi
limpida marmaglia.
Tutta acqua vorrei precipitare
cascatella che non si accontenta
e fugge
connessa a una danza
di alberi imponenti
lucida
come la meraviglia di uno specchio.
Tutta acqua
vorrei il controllo di ogni perla
covata nel suo guscio
di pesci che gemono
e poi chiudono la bocca
di ovuli nascosti
nel digradare di risacche
colme di benevolenza.
Tutta acqua
e poi marciare
alla volta di grotte
o di banchise
pitturare di verde le baracche
e poi soffiare
ogni goccia di me dentro un’ampolla.
Restituirmi
con il gesto di un polso
che si offre
alla vertigine scomposta
degli oceani.
© Iole Troccoli 12 luglio 2015
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