L’Orologio dell’Apocalisse
L’Orologio dell’Apocalisse segna novanta secondi alla fine.
Che cosa esso sia, è presto detto: fu ideato da Albert Einstein e da altri fisici e studiosi, come Oppenheimer, il “padre” della bomba atomica, nel 1947, per segnalare annualmente il livello di gravità del pericolo di distruzione globale sul nostro pianeta.
Allora il rischio era individuato principalmente nell’uso delle armi termonucleari, ed ancora oggi il pericolo di un conflitto atomico non si è dissolto, anzi. In confronto ad allora, sono molti di più i Paesi che fondano la propria potenza militare sulle bombe atomiche: in giro ce ne sono, si calcola, più di diecimila, in grado di distruggere non una sola volta, ma diverse, la Terra. Vi sono pure molte guerre in corso che vedono protagonisti Stati che le possiedono: la Russia e Israele, tanto per citarne un paio.
Però, si sono aggiunti altri elementi estremamente pericolosi: il cambiamento climatico, l’inquinamento chimico – industriale, e persino l’evoluzione dell’Intelligenza artificiale potrebbero costituire un problema potenzialmente letale per la razza umana.
90 secondi è il livello più pericoloso mai raggiunto dal 1947 ad oggi. Forse sarebbe il caso che i governi, ma anche i singoli cittadini, prendessero maggiormente sul serio questo dato, che non giunge dal nulla ma è elaborato annualmente da un gruppo di scienziati di grande valore, appartenenti a diverse nazioni. Questo mi dico. Poi, leggo che il Governo svizzero fa sapere, con malcelato orgoglio, di aver abbattuto 34 lupi. A ruota, che un gruppo di adepte alla Associazione Cacciatrici, si propone di fare lo stesso in Italia. Avendo come esempio una certa Carla Manzotti, influencer e cacciatrice, che proclama: “mi piace scuoiare i cinghiali!” A seguire, la notizia che in Alabama hanno giustiziato un uomo con un nuovo metodo, l’iniezione con l’azoto, e di questo progresso tecnologico vanno pure fieri. A questo punto la colazione vegetariana mi torna in gola, senza aver ancora letto, ma solo sfogliato, le prime pagine relative alla mattanza di palestinesi che Netanyiahu sta continuando a Gaza, bambini di ogni età compresi. Alt. Resettiamo tutto.
Un’altra occhiata all’Orologio dell’Apocalisse. Forse, 90 secondi sono pure troppi.
On line il numero 2, anno XI, febbraio 2024 de “L’Italia, l’Uomo, l’Ambiente”. Il file è liberamente scaricabile. by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.