Rappresentazione di venti e meteorologia in una tavola degli Acta Eruditorum del 1716 - Disponibile nella biblioteca digitale BEIC e caricato in collaborazione con Fondazione BEIC. - Pubblico dominio

Articolo pubblicato su IUA n° 3, anno X, Marzo 2023

Gentili lettori, durante i mesi invernali, leggendo questa rubrica ma anche molti articoli che si trovano in rete e trattano di meteorologia, si sente parlare di stratosfera e dell’influenza che può avere sul tempo di casa nostra. Negli ultimi anni ad esempio sono state frequenti le situazioni in cui l’anomalo raffreddamento della stessa stratosfera ha determinato un vortice polare molto forte che a sua volta non ha consentito alle masse di aria fredda di raggiungere il Mediterraneo dove quindi si è avuto per lo più un tempo stabile e soleggiato con tutt’al più delle nebbie. Questo fenomeno, che per la sua frequenza oramai non è più da considerare come evento eccezionale (per colpa del global warming?), si è verificato anche quest’anno verso la fine del mese di dicembre ed è probabilmente a causa di ciò che parte del mese di gennaio e quasi tutto febbraio sono stati mesi avari di precipitazioni. Nella seconda metà del mese di febbraio invece si è verificato il fenomeno opposto, ovvero un surriscaldamento anomalo della stratosfera che sta determinando, tra fine febbraio ed inizi di marzo la rottura del vortice polare.

Il grafico postato sopra, preso in prestito dal centro di calcolo ECMWF finanziato dall’Unione Europea, ci mostra come in stratosfera, e più precisamente a 30.000mt di altezza, tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo, sia prevista addirittura un’inversione dei venti che solitamente viaggiano da ovest verso est. In effetti per alcuni giorni andremo ben sotto il valore 0. Ciò ha già determinato anche il superamento di una soglia di compattezza del vortice polare (indice NAM) che quando scende sotto i -3 solitamente comporta per circa 60 giorni un vortice molto debole. Tutto ciò ora ovviamente non ci assicura che per due mesi il Mediterraneo sia bersaglio di perturbazioni continue ma le possibilità di un inizio di primavera molto dinamico ed a tratti freddo sono elevate questo perché il vortice polare non avrà più tempo per ricompattarsi.

Già a ridosso del primo fine settimana di marzo lo sconquasso in stratosfera determinerà la netta espansione del ramo siberiano del vortice polare a discapito di quello canadese. In contemporanea l’alta pressione tenderà ad elevarsi sui paralleli raggiungendo quanto meno la Groenlandia. In un primo momento il bersaglio del ramo siberiano, in caduta libera sui meridiani, non dovrebbe essere direttamente l’Italia ma sicuramente tutto il nord Europa che si troverà a vivere per la stagione un evento sicuramente importante. Non è però da escludere che un’influenza parziale di tale manovra si possa avere, quanto meno in termini di temperature basse, anche nel centro-nord della nostra penisola. Il proseguo del mese di marzo, a parte alcune fisiologiche pause, dovrebbe vedere ancora tempo instabile e perturbato senza escludere la possibilità di un’ulteriore fase fredda o molto fredda all’inizio dell’ultima decade del mese.

Quella postata sopra è la previsione dello stesso centro di calcolo europeo per il giorno 04 marzo 2023. Si nota chiaramente l’alta pressione che si spinge verso nord ovest ed in contemporanea la discesa del ramo siberiano del vortice polare verso le bassi latitudini. Ci si augura che il mese di marzo possa essere ricco di precipitazioni anche per il nord della penisola che è sicuramente la regione geografica più penalizzata negli ultimi anni.

Fonte dell’immagine di copertina

Rappresentazione di venti e meteorologia in una tavola degli Acta Eruditorum del 1716 Disponibile nella biblioteca digitale BEIC e caricato in collaborazione con Fondazione BEIC. Pubblico dominio

https://it.wikipedia.org/wiki/Meteorologia#/media/File:Acta_Eruditorum_-III_astronomia_meteorologia,_1716%E2%80%93_BEIC_13388141.jpg

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CC BY-NC-ND 4.0 Le previsioni meteo del mese di Marzo 2023 by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.