Articolo pubblicato su IUA n° 1, Anno II, Gennaio 2015

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Durante la mia recente vacanza a Torri del Benaco sul lago di Garda, mi è capitato di ascoltare una conversazione in un ristorante di Bardolino tra il gestore del locale e un cliente. Costui chiedeva se era permesso dar da mangiare all’abbondante popolazione di volatili del lago: germani reali, cigni, folaghe, svassi e gabbiani e tanti altri.

Il gestore del ristorante ha consigliato di evitare di gettare pezzetti di pane, grissini o altri alimenti appetibili per questi volatili. Ci sono multe abbastanza pesanti per chi viene sorpreso. Tuttavia ho notato personalmente che, nonostante ci siano divieti, nessuno li fa rispettare. Più volte ho visto gettare molliche e pezzettini di pane ai volatili del porticciolo di Torri del Benaco, di Malcesine, di Lazise e Bardolino proprio davanti agli agenti della Polizia Municipale…

Ma andiamo diritti verso il vero problema, come riportato nel titolo dell’articolo.

Il simpatico ristoratore ha aggiunto che tutti questi volatili sono potenziali prede di un pesce voracissimo che è stato importato dai paesi dell’est europeo e dall’Asia: il famigerato pesce siluro (Silurus glanis). A questo punto sono intervenuto nella discussione ed ho chiesto spiegazioni. Mi ha raccontato che nel settembre del 2007 è stato avvistato nella zona di Gargnano – costa bresciana del Garda – un esemplare a 25 metri di profondità lungo poco più di cinque metri (la notizia è stata riportata dal giornale Brescia Oggi).

Come potete vedere dalle fotografie, questo “mostro” ha un corpo allungato, è privo di squame e del muco (abbondante) ricopre la sua pelle. La testa è enorme e appiattita, due paia di barbigli, bocca grande e mascella tremenda.

Il Silurus glanis non è una specie nostrana. I luoghi di origine sono l’Europa dell’est e l’Asia. Sicuramente è stato portato nei fiumi e laghi occidentali da qualche gruppo di pescatori sportivi (nostra ipotesi non avallata da dati certi) inconsapevoli dei danni ambientali che è capace di scatenare questo pesce. Già dal 1952 (e forse anche prima) fu avvistato e pescato nel lago di Morat in Svizzera (l’esemplare è esposto a Locarno nel locale museo di zoologia).

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È un pesce di fondo dove rimane immobile nel fango per lungo tempo. Quando sente i morsi della fame, diventa un terribile predatore: divora tutto quello che trova. Oltre agli invertebrati, pesci, anguille, i siluro più grossi arrivano a cibarsi addirittura di piccoli mammiferi e uccelli selvatici.

Naturalmente non potevano mancare leggende su questo mostro, tutte centrate sulla pericolosità per l’uomo. Ebbene, sono solo favole. I siluro non hanno mai aggredito l’uomo.

Diverse iniziative sono nate per cercare di fermare la diffusione della “piaga dei fiumi e laghi nostrani”. Lungo il Po (in provincia di Rovigo) è stata istituita una taglia: 25 centesimi per chilo di pesce siluro. Vengono catturati con reti o elettrostorditori anche nei canali di bonifica quando il livello dell’acqua è basso. Nel ferrarese c’è una collaborazione tra la facoltà di Biologia dell’Ateneo di Ferrara e gruppi di pesca sportiva: i siluro sono gli unici pesci che non vengono ributtati in acqua!

La presenza pesce siluro si è sparsa un po’ ovunque nel territorio italiano. Non solo lago di Garda, Po, Ticino e fiumi del nord, ma sono stati catturati esemplari anche in Arno, nel Tevere e pare anche nel fiume Pescara in Abruzzo.

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Personalmente non ho niente contro la pesca sportiva, dato che i praticanti ributtano in acqua il pescato. Tuttavia, con tutta certezza, è responsabilità loro se negli anni ’70 (e forse anche prima), questo pesce è stato introdotto prima nei laghetti di pesca sportiva e poi liberato nei nostri fiumi e laghi. Due volte colpevoli perché, sicuramente, i gestori dei laghi di pesca sportiva si sono subito resi conto dei grandi danni che i siluro portavano alle altre specie ittiche.

Adesso non ci resta che sperare di limitare l’aumento della loro popolazione perché sarà molto difficile liberarci completamente di loro.

© copyright Alberto Pestelli 2014

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Fonti fotografica:

http://www.latelanera.com/misteriefolclore/misteriefolclore.asp?id=76

Silurus glanis 02” di Dieter Florian (To contact the author, ask the uploader or take a look at tauchshop-florian.de.) – Bildspende von Dieter Florian. Con licenza CC-BY-SA-3.0-de tramite Wikimedia Commons.

Silure dans un filet” di EpopOpera propria. Con licenza Public domain tramite Wikimedia Commons.

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CC BY-NC-ND 4.0 I pesci siluro sono un pericolo? by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.