Gentili lettori, il mese di ottobre è stato contraddistinto da temperature elevate e da piogge abbondanti concentrate per lo più nelle prime due decadi del mese. Nell’ultima decade è arrivata la famosa “ottobrata” che si protrarrà per tutta o buona parte la prima decade del mese di novembre. In effetti è previsto un netto rinforzo da parte dell’anticiclone che porterà i suoi massimi pressori tra il Mediterranei ed il nord Europa determinando una sorta di campana che vede l’Italia al suo centro. Per farvi comprendere ciò di cui stiamo parlando vi postiamo di seguito la previsione del modello europeo ECMWF per il giorno 5 novembre 2025.

Possiamo notare che l’Italia sarà proprio al centro del colore rosso più acceso, segno della presenza di un anticiclone molto ingombrante. Per contro nell’Est Europa è ben evidente l’affondo di un ramo del vortice polare che porterà ad un sensibile raffreddamento con incremento della copertura nevosa. La mappa successiva, presa in prestito sempre dal modello ECMW, riporta le temperature previste alla quota di circa 1400/1500mt per la stessa giornata. Possiamo notare come a tale quota sarà diffusa in Russia una temperatura di -12°. L’Italia invece è sotto il colore giallo segno di temperature ben più miti. Il potenziamento dell’alta pressione potrebbe portare a fenomeni di inversione termica con possibilità di nebbie nelle pianure del centro-nord. Di solito tale situazione richiede diverso tempo per essere modificata.

Bisogna poi iniziare a volgere lo sguardo allo stato di salute del vortice polare stratosferico (per intenderci quello alle quote più alte) che al momento pare essere poco condizionante per il tempo di casa nostra ma non è detto che non lo diventi più avanti. Tra la fine di settembre e la prima parte di ottobre, quando era ancora in fase embrionale, era più debole rispetto alle medie del periodo, negli ultimi giorni invece si è rafforzato molto e tale tendenza pare poter proseguire per quasi tutto il mese di novembre. Uno degli elementi che indicano lo stato di forza del vortice polare è la velocità dei venti zonali, ovvero i venti che spingono da ovest verso est (i lettori più fedeli ricorderanno probabilmente che alcune volte abbiamo fatto l’esempio degli aerei che impiegano meno tempo per venire dagli Stati Uniti all’Europa che non il contrario). Più tali venti sono forti e più si rafforza il vortice polare. Quando poi avviene l’accoppiamento tra stratosfera e troposfera (per intenderci la parte dell’atmosfera terrestre più vicina a noi) allora il tempo in area Mediterranea può rimanere stabile e relativamente caldo per lunghi periodi di tempo un po’ come è accaduto spesso negli ultimi inverni. Di seguito postiamo il grafico di ECMWF che riporta la tendenza dei venti zonali da qui fino alla metà di dicembre. La linea blu più spessa indica la media degli scenari possibili mentre la linea rossa centrale indica la media del periodo.

Se tale previsione fosse confermata significherebbe che il vortice polare si manterrà più forte della media per un lungo periodo di tempo. Ad ogni modo tale grafico solitamente ha una validità per i successivi 10 giorni mentre per il proseguo è soggetto a variazioni anche importanti. Se il vortice polare risulta ora particolarmente forte può essere che lo sia molto meno nei mesi successivi, staremo a vedere. Tornando alla tendenza meteo di novembre l’idea di chi scrive è che, dopo la presenza ingombrante dell’alta pressione le cose potrebbero gradualmente cambiare verso la metà del mese con una seconda parte più dinamica e con le prime fasi più tipicamente invernali con nevicate fino a quote collinari. Anche in questo caso il passare dei giorni potrà confermare o meno questa tendenza. Buon mese di novembre a tutti.

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CC BY-NC-ND 4.0 Le previsioni di novembre 2024 by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.