Recensione pubblicata su IUA n° 11, Anno III, Dicembre 2016

Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, vol. III, “Palazzi e ville medicee”, a cura di M. Bencivenni e V. Fallani, Firenze, Olschki ed., 2016, € 48,00

 

9788822264220_0_0_300_80È questo il terzo volume della monumentale opera di Angiolo Pucci (i primi due volumi li abbiamo recensiti pochi mesi fa), scritta nei primi decenni del XX sec., poi scomparsa e, fortunatamente e fortunosamente, ritrovata non molti anni fa. Ora appare per i tipi di un qualificatissimo editore fiorentino, quale Olschki, in tomi ricchi anche da un punto di vista iconografico (straordinarie ad es. le foto originali poste dal Pucci a corredo del testo). Il terzo volume affronta il tema delle numerose Ville – e Palazzi – edificati o comunque acquisti dai Medici durante i secoli del loro dominio, ponendo, naturalmente, l’accento sui parchi, talora grandiosi (si pensi a Boboli) che li circondavano e li completavano. Tutto è valutato attraverso l’occhio di un esperto di prim’ordine, vissuto tra la seconda metà dell’800 e i primi decenni del ‘900, quale fu il Pucci; ed è la prospettiva storica, forti della quale noi oggi possiamo scorrere questo volume, che ce lo rende ancora più prezioso. L’opera è ricca di tali e tante testimonianze, raccolte dall’Autore, che potrebbero costituire già di per se stesse un libretto utilissimo sia per gli storici dell’arte che per quelli del paesaggio.Crediamo che un’opera simile dovrebbe far parte di ogni biblioteca pubblica, piccola o grande che sia, perché risulterà indispensabile agli attuali – e ai futuri – studiosi della storia di parchi, giardini e verde pubblico e privato di Firenze e dintorni.

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