Articolo pubblicato su IUA n° 7, Anno III, Luglio-Agosto 2016

shopper_bio_web--400x300Fonte della notizia: Ansa Ambiente

Perché? Perché, dico io, dobbiamo farci sempre riconoscere per colpa di pochi, come il popolo a cui piace l’illegale? Anche i sacchetti e buste di plastica cosiddetti bio siamo riusciti a taroccare…

In questi ultimi tempi sono venuti fuori dati sconcertanti sul volume di affari che la criminalità organizzata ha ordito ai danni dei produttori dei veri sacchetti biologici. Pare che siano stati prodotti quarantamila tonnellate (fonte della notizia: ANSA Ambiente) di plastica tarocca causando una perdita alle industrie oneste di oltre 150 milioni di euro. Ma non c’è solo questo danno… Facciamo una somma: evasione fiscale di almeno una trentina-quarantina di milioni delle imprese in mano della criminalità organizzata più una cinquantina di milioni di euro per lo smaltimento dei rifiuti più il danneggiamento all’ambiente (marino e non), risultato: un disastro su tutti i fronti!

Secondo l’articolo apparso sul sito dell’ANSA ambiente, la guardia di Finanza ha sequestrato duecentomila sacchetti illegali spacciati per prodotti biologici e biodegradabili prodotti nel rispetto dell’ambiente. Le indagini sono state concentrate per il momento in Calabria e in Sicilia. Sono certo che prossimamente esse si sposteranno in altre regioni d’Italia. Sicuramente scopriremo un danno che va oltre la nostra immaginazione.

Legambiente intanto ha lanciato una campagna di denuncia contro il racket degli shoppers taroccati – #UnSaccoGiusto – testimonial è Fortunato Cerlino – l’attore che impersona il boss Savastano nella serie televisiva Gomorra – che ha girato un corto denunciando questo nuovo giro di affari della malavita organizzata.

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CC BY-NC-ND 4.0 E ti pareva impossibile?… L’Italia e i sacchetti di plastica illegali by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.