Articolo pubblicato su IUA n° 7, Anno V, Settembre 2018

Monserrat
© Maria Iorillo 2018
Monserrat
© Maria Iorillo 2018

In ogni viaggio, nel tentativo di vivere appieno le diverse realtà della città che mi ospita, scelgo anche un luogo fuori porta. Un voler respirare un’aria quasi atavica, diversa da quella cosmopolita della città. A Barcellona la scelta è caduta su Montserrat, non solo per il luogo in sé ma anche per il percorso che mi avrebbe condotta in quel luogo.

Nella stazione di plaza Espanya, ho acquistato un biglietto combinato treno-cremagliera-funicolare, ho preso il treno R5 e dopo circa un’ora sono scesa a Monistrol de Montserrat dove c’era in attesa un treno a cremagliera. Il trenino, in una salita mozzafiato e a strapiombo, mi ha portata al Monastero incastonato nelle rocce spettacolari del monte. Pennacchi rocciosi, come quelli della Sagrada Familia, alcuni nudi e altri decorati con mosaici verdi dalle variegate sfumature. Dopo aver visitato la basilica con la Madonna nera e il museo, girovagato per le piazzette panoramiche e i negozietti e consumato un pasto veloce al ristorante, sono salita sulla funicolare de Sant Joan e in pochi minuti ho raggiunto la cima. In ognuno dei tre sentieri segnati per gli escursionisti, ho percorso soltanto pochi chilometri, per un assaggio di colori e forme del parco naturale, di scorci sulle valli e sui monti vicini, di suoni… il suono del silenzio! Quel silenzio che col suo abbraccio rassicurante aiuta il cuore ad accogliere la bellezza di tutto ciò che ti circonda e a leggere le emozioni che ne scaturiscono. Ed, essendo questo il mio (tanto desiderato) primo viaggio da sola, mi sono sentita onnipotente e vulnerabile, immensa nell’immenso, forte di fronte alla forza della natura, sola nella solitudine umana… Ho visto tutte le paure, le ansie dissolversi nei pigmenti di quei paesaggi… e la me stessa sana danzare libera spogliandosi dei pesanti veli indossati da secoli. Avevo rotto il mio tabù!

Monserrat
© Maria Iorillo 2018

Ho raccolto i pensieri e sono rientrata a Barcellona… e, sempre muovendomi con tutti i sensi all’erta, mi sono immersa nella fresca leggerezza dell’ indescrivibile spettacolo della “fontana magica”. Caleidoscopici zampilli d’acqua danzare per la meraviglia di tutti i “bambini” accorsi.
Che dire di questa giornata vissuta tra Barcellona e il suo hinterland? Fantastica! E anche questa volta la genialità della natura ha superato qualsiasi aspettativa, anche quella di Gaudì che ho apprezzato tantissimo… E la mia sfrenata voglia di vagabondare, sola o accompagnata, per il mondo mi ha strizzato l’occhio.

Barcellona
© Maria Iorillo 2018
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CC BY-NC-ND 4.0 Spagna, Monserrat: la Natura supera Gaudì by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.