Poesia pubblicata su IUA n° 3, Anno V, Marzo 2018

Torneremo agli alberi

Torneremo agli alberi

quando saremo tutte le cose minute

i resoconti di pietre rotolate al fiume

l’inganno della luce tra i rami

che si fa promessa di vapore.

Torneremo in circolo

girotondo di chiocciole al contrario

innesco di un canto

sottocosta

parola che si pronuncia al buio.

Torneremo perché fa bene

essere nessuno

perché io sono te e tu sei tutti gli altri

e anche me

torneremo quando si faranno piccole le case

e nel viale si reciterà un’occasione

di gioia

di senso comune

di spaziosa misericordia.

Torneremo nella musica

nell’erba a fiotti

sotto una calotta di primavera

torneremo a notte

come ladri operosi

ricchi di malaffare azzurro

e lasceremo scie

ricordi strappati alle cortecce

abbracci stampati

urli alle radici.

Torneremo quando gli occhi degli alberi

ci guarderanno per primi senza chiudersi

occhi al bosco

alla bellezza che scende dalla montagna più vecchia

occhi marroni di fango grasso

bisonti in marcia sempre verso nord.

Perfino il cielo troveremo

a rotolarsi dentro

un cielo altissimo che non si inginocchia

silos celeste a crepitare il giallo delle foglie.

Così, saremo accesi

e sereni, finalmente

di tutto quanto è stato perso

con giudizio

lungo il viaggio.

Iole Troccoli © 26 gennaio 2018

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