Recensione a cura di Gianni Marucelli

 

Angiolo Pucci, I Giardini di Firenze, Vol. IV, Firenze

Olschki ed., 2017. Euro 48,00 – a cura di Mario Bencivenni e Massimo De Vico Fallani

Quarto tomo della monumentale opera realizzata da Angiolo Pucci nei primi decenni del secolo scorso, mai pubblicata e infine fortunosamente ritrovata non molti anni fa, questo volume prende in esame i “Giardini e orti privati della città”.

È perciò opera assolutamente innovativa, in quanto il verde pubblico a Firenze è stato trattato in vario modo da altri autori, mentre il privato, nonostante la città sia cresciuta nei secoli avendo al suo interno parchi, giardini e orti in numero ragguardevole, non era mai stato oggetto di uno studio così accurato e complessivo.

Ovviamente, nei quasi novanta anni che sono intercorsi tra il 1930 e i giorni nostri, la situazione urbanistica è molto mutata; ciò, tuttavia, accresce ancora il valore del libro, in quanto alcune – o molte – delle aree verdi prese in esame dal Pucci non esistono più, o hanno radicalmente cambiato aspetto.

L’abbondante iconografia, l’apparato delle Note, l’ampia bibliografia e gli indici accuratamente compilati, nonché la veste grafica preziosa, come è nello stile della Casa editrice fiorentina, rendono l’opera piacevolissima, sia da leggere che, più semplicemente, da compulsare: un libro, questo, che non può mancare sugli scaffali di chi, studioso o semplice appassionato, ama Firenze e la sua storia.

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CC BY-NC-ND 4.0 Angiolo Pucci, I Giardini di Firenze, Vol. IV – RECENSIONE by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.